…nella nostra cultura secolarizzata, non si possono usare parole come spirito o amore, che nel mondo accademico non sono di bon ton.
E quando non entrano nel linguaggio aspetti molto importanti per la vita, questa finisce col restringersi e il linguaggio si fa elemento repressivo.
Claudio Naranjo, La rivoluzione che stavamo aspettando
e tutto questo, secondo me, si riflette sulla società in perenne lotta tra quel che è espressivo e quel che è repressivo.
L’eterna lotta tra luce e ombra, direbbe qualcuno. Ed oggi questo conflitto pare più che mai forte, anche se poi la creatività è destinata comunque a trionfare, ma la lotta è tenace e non risparmia colpi.