Imparare a guardare le proprie città con occhi nuovi

Piazza San Marco, centro di Pordenone, settembre 2014

Ci sono le parole, i gesti, le cose da fare, e pare che queste siano le uniche cose, ci siamo abituati a parlare, fare e agire, eppure nel silenzio di alcuni attimi si percepisce che tutto non è sempre così. Mi è capitato di andare ad un incontro e nell’attesa dover aspettare, invece del solito telefono intelligente in mano mi sono fermato e ho lasciato vagare lo sguardo, senza pensare, senza ricordare, assorbendo i dettagli, niente di più. Comparivano elementi che passando con mille ed un pensiero in testa neanche scorgo di solito. Le pietre, i marmi, le forme medievali erano lì senza tempo, senza stili, senza storia, non perché non ci fosse abbondanza di racconti su ogni finestra, su ogni angolo, anzi, solo che ogni cosa era, semplicemente.

E della musica…

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