Il suono lenisce. Il suono è medicina. Il suono è la poesia dell’invisibile, che scioglie i pensieri ed apre i cuori. Quando le parole si fanno troppe e invadono la casa della mia mente con chiacchiere inopportune, quando le tensioni agitano i nervi come fa il vento di borea nell’Adriatico, cerco il rifugio in un porto sicuro, dove i suoni riscaldano come bevande speziate, dove la musica sussurra come un amante, di pace animale e le melodie sono frecce di bellezza.
Concordo con ogni tua parola 🙂
Grazie Cristina 🙂
Grazie a te, ne avevo proprio bisogno stasera 🙂
Ne avevo bisogno anche io. Grazie Cristina.
sai, ieri mi è successo proprio questo.
Mi sento stupida a scriverlo pubblicamente qui, ma di questo “spazio” mi fido.
Le parole sono diventate troppe e dovevo trovare un rifugio.
Il mio rifugio è sempre lo stesso, il mare 🙂
Grazie mille Manuela per la tua fiducia, davvero. Per cosa ti devi sentire stupida, del fatto che ogni tanto si soffre un po’? A me capita spesso, per quello poi scrivo certe cose, perché la scrittura mi aiuta a fare chiarezza, perché scrivendo trovo maggiormente un senso, magari solo perché mi piace quello che ho creato. Sei fortunata ad avere il mare vicino. Io cerco gli alberi e gli spazi naturali. Sono degli ottimi e silenziosi amici.
io credo che se non avessi avuto il mare mi sarei rivolta agli alberi. Proprio come te 🙂
E poi sì, la scrittura aiuta a far chiarezza e fa nascere belle cose!
Ahahah, detto così, sembra che gli alberi siano dei psicologi…beh, perché no? 😉
Nell’ultimo libro che sto leggendo si parla proprio degli alberi. La montagna e la natura intesa come luogo ideale per la meditazione 🙂
Come si chiama?