Penso, quindi suono

Il suono lenisce. Il suono è medicina. Il suono è la poesia dell’invisibile, che scioglie i pensieri ed apre i cuori. Quando le parole si fanno troppe e invadono la casa della mia mente con chiacchiere inopportune, quando le tensioni agitano i nervi come fa il vento di borea nell’Adriatico, cerco il rifugio in un porto sicuro, dove i suoni riscaldano come bevande speziate, dove la musica sussurra come un amante, di pace animale e le melodie sono frecce di bellezza.

10 risposte a "Penso, quindi suono"

  1. sai, ieri mi è successo proprio questo.
    Mi sento stupida a scriverlo pubblicamente qui, ma di questo “spazio” mi fido.
    Le parole sono diventate troppe e dovevo trovare un rifugio.
    Il mio rifugio è sempre lo stesso, il mare 🙂

    1. Grazie mille Manuela per la tua fiducia, davvero. Per cosa ti devi sentire stupida, del fatto che ogni tanto si soffre un po’? A me capita spesso, per quello poi scrivo certe cose, perché la scrittura mi aiuta a fare chiarezza, perché scrivendo trovo maggiormente un senso, magari solo perché mi piace quello che ho creato. Sei fortunata ad avere il mare vicino. Io cerco gli alberi e gli spazi naturali. Sono degli ottimi e silenziosi amici.

      1. io credo che se non avessi avuto il mare mi sarei rivolta agli alberi. Proprio come te 🙂
        E poi sì, la scrittura aiuta a far chiarezza e fa nascere belle cose!

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