Il fiume scivola tra le cose, alberi, case, uomini e radici. Basterebbe ascoltarlo come un vecchio Siddharta, recuperando questa antica comprensione che non ha bisogno di libri o grandi oratori. Non è mai la stessa l’acqua, eppure che sia dietro casa o all’equatore, la silenziosa marcia inarrestabile è la stessa, anche se narra di un continuo mutamento. Nella casa di tutti, l’oikos da cui deriva l’eco (eco-logia, eco-nomia…) l’acqua lava e nutre, distrugge e modifica, parlando un antico linguaggio che si sente nel silenzio.