Contrasti e fughe, repressioni ed eccessi. Lassù le nuvole passano e svaniscono come i pensieri, i boschi non accettano sciocchezze, o si vive o si muore, non c’è quella via di mezzo che è la sopravvivenza. E le parole si fanno rarefatte, significano quello che devono dire, perché vanno dritte al cuore e non si perdono nei meandri della testa dove ogni cosa è vera e falsa. Non ci sono opinioni ma vite. Il sacrificio non è cospargersi di spine e lasciare gli averi, gli esseri ma creare qualcosa di sacro (sacri ficio). La strada in salita e non è facile ma dove si può andare altrimenti?