Asian Lullaby

Dolce notte,
offuscata dal canto delle stelle.

I fiumi di alte montagne,
bagnano di lacrime i deserti.

Il suono dei fuochi
risplende nel silenzio del buio.

Le corde e le voci
si chiamano tra i vicoli
di città dai mille nomi,
di imperi, di regni, di stati e province.

Vesti bianche e candele,
croci e lune,
tridenti e ruote,
incensi e té,
speziano i cuori ancora svegli.

E lontane,
piogge di monsoni
e guerre di petrolii
sogni e misfatti,
trenta denari e canti di galli.

Una voce mi porta via
con un guinzaglio di argento e olio di rosa,
tra lanterne e mura bianche,
verso il porto,
dove attenderò il sorgere del sole, ad Occidente.

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