Il viaggiatore camminava lungo un sentiero invisibile, nella distesa di pietra non era che una scultura di sassi ogni tanto. Il sole velato del mattino raccoglieva essenze d’erbe dalle colline e nella vastità del silenzio raccontava parole lontane. Non v’era una meta se non il passo e quel lento osservare ogni cosa, fino a che sassi, rocce e cammino diventavano un’unico elemento e tutto era insieme. Non v’era fatica, né pensieri sul come o il perché, né volti del passato o immagini di cosa sarebbe venuto dopo, solo questo incedere nella steppa, passo dopo passo, verso Oriente.