La crisi del mondo attuale non è solo una crisi di dati economici ma come diceva il filosofo indiano Jiddu Krishamurti, è una crisi di coscienza. Le vecchie regole, le vecchie tradizioni stanno crollando e quello che sta emergendo è una nuova visione del mondo, che passa anche per l’uso di fonti energetiche che collaborano con il pianeta invece di distruggerlo.
Ne ho scritto per Tuttogreen, basandomi sulle riflessioni di un analista energetico, Chris Nelder, il quale afferma che la transizione verso un’economia basata sulle energie rinnovabili non può essere più fermata, perché fa parte di un nuovo paradigma che cerca soluzioni concrete ad un potere gerarchico e centralizzato che ha violato e distrutto.
Nelle fratture della realtà, negli interstizi di una comunicazione moribonda che innonda il mondo di emozioni negative, si affaccia un’economia della consapevolezza dove l’attenzione passa ad una riscoperta del ruolo e della funzione dell’essere umano, che oltrepassa gli schemi antagonisti della politica “tradizionale” e che guarda ad un’innovazione non solo tecnologica e meccanica, ma interiore.