Il viaggio come terapia, se ne parla da molto, del muoversi per ambire ad una quiete o anche ad una semplice serenità che la routine e i gesti abitudinari soffocano. Quello che sta avvenendo è una piccola rivoluzione, dove accanto al turismo frenetico che ingoia città e paesaggi, cresce il viaggiare di chi cerca nei luoghi ispirazione e si pone come meta la propria crescita.
Lo potremmo definire “turismo del benessere” ma non si tratta solo di andare in una spa a fare le saune e bere centrifugati, per quanto utili e benefici, per questo preferisco chiamarlo “turismo dell’anima”, perché accanto al cibo sano e alla storia dei luoghi, qui si cerca la bellezza anche in momenti di arricchimento personale…continua a leggere quello che ho scritto su Viaggiovero